IUn po’ di storia:

A cavallo degli anni 80’ e 90’, un piccolo gruppo di volontari, iniziò a costruire un presepe nel Duomo di San Giovanni Battista.  Con l’arrivo del diacono Carlo Mazzucchelli (grande estimatore del presepe) iniziò la progettazione e la  costruzione del 1° Presepe Palestinese. Fino ad arrivare nel 2016-17. Cambio generazionale e avvicendamento dei volontari presepisti.Si pensò di stravolgere il sistema vero e proprio sulla costruzione del 2° Presepe Palestinese.

Forte della mia ricerca (per la costruzione degli 11 Diorami Palestinesi sulla settimana Santa) su usi e costumi, come erano fatti i paesi, le mura, gli alberi, l’ubicazione, rileggendo i Vangeli, libri, Internet e non per ultimo: le testimonianze di chi è stato in quei luoghi ,  si è cercato di ricreare l’ambiente della Palestina e precisamente Betlemme, allo stato in cui si trovava ai tempi di Gesù, arrivando a costruire un “Maxi diorama”di circa 25 mq.

Il 2° Presepe Palestinese si presenta così:

A destra: in alto Betlemme con lo scalone (che Giuseppe fece di corsa a scendere sentendo i primi vagiti di Gesù).

Centro: Grotta Natività.

Sinistra: costruita con tre moduli compatibili tra di loro,  ospita la Valle dei Pastori con le loro varie tende, fino a finire sullo sfondo la rocca –resti- della fortezza di Masada romanica.             

Un  grande lavoro ci riserva il montaggio e lo smontaggio, in quanto il presepe viene montato nella Cappella del Sacro Cuore ( navata destra del Duomo). Semplice, ma curato nei dettagli vuole mantenere al centro il Mistero dell’Incarnazione un Bambino che nell’umiltà di una mangiatoia ha cominciato a mostrare il volto umano di Dio.

Questi, i volontari presepisti: Chiara, Enrica, Emiliano, Ennio, Fabio, Graziano, Marco, Pier Giuseppe, Riccardo, Roberto e Valentino (e alcuni giovani…..che si sono persi per la strada).

Marco G.